Columbro
Giovanni Battista Columbro, con studi umanistici e filosofici alle spalle si occupa a tempo pieno non solo di musica attiva, ma è impegnato altresì nell’aspetto organizzativo di eventi musicali quali festival, concorsi, rassegne, seminari, convegni ecc.

Dopo lo studio del flauto traverso moderno ha conseguito il diploma in Flauto Dolce e Traversiere presso il Conservatorio Statale F.E. Dall'Abaco di Verona con M. Castellani. Ha studiato contrappunto e composizione con M. Crestati e corsi specialistici, brillantemente compiuti a pieni voti, sulla prassi esecutiva con S. Rossi. Ha poi proseguito i suoi studi sulla direzione orchestrale con alcuni tra i più importanti esperti del settore sia in Italia che all’estero.
In veste di direttore di ampi organici vocali e strumentali, ha eseguito concerti, sinfonie, opere liriche e oratori al Festival Monteverdi di Cremona, al Festival Barocco di Lecce, all’ Aterforum di Ferrara, al Teatro alla Scala, al Teatro Olimpico di Vicenza, al teatro Bibiena di Mantova ecc. E’ direttore dell’Orchestra Barocca di Cremona e della Cappella Musicale di Viadana. Ha registrato (come esecutore e direttore) per molte etichette discografiche internazionali oltre che per la RAI. Dopo aver insegnato nei Conservatori di Bari e Bolzano, vincitore del concorso nazionale, è docente di Flauto dolce e Traversiere al Conservatorio di Milano e Direttore Artistico del Festival Lodoviciano di Viadana (MN).
Spesso invitato a convegni, concorsi e meeting internazionali ha scritto numerosi saggi sulla prassi esecutiva vocale e strumentale dal Cinquecento al Settecento. Dopo aver cooperato con la casa editrice Laterza nella realizzazione di ipertesti multimediali di carattere storico-musicale ha collaborato e collabora con la la Fondazione Levi di Venezia, le Università di Venezia, Bergamo e Pavia, l’Università di Yale, l’Università di Gerusalemme, l’Accademia Nazionale Virgiliana, il Comitato Pietro Metastasio di Roma, il Teatro Franco Parenti di Milano.
Recentemente è stato insignito dal Presidente della Repubblica Italiana dell’Alta onorificenza di Commendatore al merito per le sue ricerche sulla musica italiana del passato, avendo riportato in vita migliaia di pagine di compositori italiani dimenticati.